- Ti piacciono i fiori?
- Faresti il fiorista?
Ormai tanti anni fa, in occasione dei test psichico attitudinali della visita militare per l’espletamento del servizio di leva, risposi SI ad entrambe le domande. Ho scoperto successivamente che tali risposte venivano valutate positivamente dal test, non tanto come segno di una particolare romantica sensibilità, quanto piuttosto come grossolano indicatore di COERENZA.
Effettivamente a posteriori posso dire di essere stato coerente visto che, dopo il servizio militare, durante gli anni di università ho lavorato sia come giardiniere, sia come garzone tuttofare in un magnifico atelier il cui leitmotiv è ancora oggi “fiorir di fiori”.
Altrettanto coerentemente mi sono recentemente entusiasmato quando ho sentito che nel Disegno della Legge di Bilancio per il 2018 è stata introdotta un’agevolazione per le spese sostenute per la cura e la manutenzione del verde di giardini, terrazzi e balconi. La bozza emanata dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre, e che ha appena iniziato il suo iter parlamentare, prevede in particolare una detrazione IRPEF da ripartire in 10 anni del 36% di quanto condomini e privati spenderanno dal 2018 per la progettazione, realizzazione o semplice manutenzione dei giardini e degli spazi verdi di pertinenza di una specifica unità immobiliare. Il tetto massimo di spesa ammissibile è fissato in 5.000 euro e quindi l’agevolazione si traduce, nella migliore delle ipotesi, in 180 euro di detrazione all’anno monetizzabili a partire dal 2019 e per i successivi 9 anni.
Lo ratio dichiarata di questa norma è di voler contribuire a rendere più belle e salubri le case, le città ed in generale il territorio del magnifico Paese in cui abbiamo la fortuna di vivere. Accanto a questi nobili e senz’altro condivisibili propositi credo che ve ne siano altri non ancora ben esplicitati. Aggiungerei per esempio anche l’opportunità di fare emergere un po’ di base imponibile IVA (e non solo) in un settore che, operando prevalentemente con i privati, spesso è dagli stessi invitato a dimenticare la fattura. Inoltre, grazie al fatto che i pagamenti di tali fatture per essere ammessi all’agevolazione dovranno essere gestiti tramite i bonifici già previsti per gli interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico, lo Stato incasserà già nel 2018, per il tramite delle ritenute operate dalle banche, l’8% di tutti i corrispettivi pagati a giardinieri, treeclimbers e progettisti del verde opportunamente depurati dell’IVA (calcolata al 22%).
Visto che le coperture della Legge di Bilancio 2018 derivano in larga parte dal contrasto all’evasione, mi sento di poter sostenere che anche il Governo avrebbe potuto rispondere affermativamente ad entrambe le domande di cui sopra!