Di solito nei giochi di pura fortuna non mi capita mai di vincere qualcosa.
Invece è incredibilmente capitato al 4° congresso nazionale dei Consulenti Finanziari Professionisti che si è concluso ieri a Parma. Una piccola vincita che subito ho accolto esultando con gioia ed a cui, dopo averci dormito un po’ sopra, mi sento di aver attribuito un valore, non solo simbolico, decisamente più elevato di quello intrinseco o nominale che dir si voglia.
Anche quest’anno ho tratto ispirazione e stimoli per ripresentarmi domani mattina in ufficio più carico ed entusiasta del solito (stanotte ho comunque avuto bisogno di ben 11 ore di sonno profondo per riprendermi!), ma per la prima volta dopo 3 anni di associazionismo mi sono sentito veramente orgoglioso di essere parte di COFIP. Orgoglioso di fare parte di un gruppo di belle persone, di professionisti ed imprenditori un po’ visionari che non si piangono troppo addosso, di consulenti che stanno imparando ad essere un po’ meno individualisti ed un po’ più sinergici fra loro, che hanno imparato a giocare con il digitale senza averne paura e condiviso il valore dell’adozione di modelli standard e comunemente riconosciuti.
Il Congresso 2019 è stato però guidato da un sottile filo conduttore incentrato sui nostri comportamenti: le azioni concrete di tutti i giorni... A tal proposito è anche stato ricordato quanto sia enormemente più rischioso viaggiare su due ruote rispetto a volare con l’aeroplano eppure ogni mattina, di ogni stagione e con qualsiasi tempo, salgo in motorino come se nulla fosse, mentre ogni qualvolta sento mandar su di giri i motori prima del decollo mi incollo allo schienale e stringo forte la punta dei braccioli semi terrorizzato.
I nostri comportamenti sono conseguenza di un insieme di ingredienti estremamente variegato, ma che mi piace sintetizzare, sicuramente banalizzandoli, in testa, pancia e fondo schiena.
E tutto torna...compreso il ruolo del CFP nei confronti degli imprenditori e presto anche delle famiglie.