PEC e QR Code per acquisto di carburanti

Da venerdì 15 giugno sono disponibili i primi servizi fondamentali per la ricezione delle fatture elettroniche, il cui obbligo dal 1° luglio 2018 inizierà ad interessare  tutti gli acquisti di benzina e gasolio effettuati da soggetti passivi IVA.

Si tratta della possibilità di registrare l’indirizzo telematico, associato alla propria partita IVA, ove ricevere le fatture elettroniche, nonché del servizio per generare il “QR-Code” (una sorta di biglietto da visita fiscale digitalizzato) che consentirà di estrapolare, con una semplice lettura ottica, tutti i dati di cui il benzinaio o, in futuro, altri fornitori necessitino ai fini dell’emissione di fatture in formato elettronico a nostro favore.

Prima di scrivere abbiamo sperimentato tali servizi sul portale dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e corrispettivi” di cui al presente link www.ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/ ed ha funzionato!

L’accesso al portale può avvenire alternativamente con le credenziali SPID, CNS (Carta nazionale dei servizi), Entratel o Fisconline.

Alle persone fisiche suggeriamo, qualora non ne fossero già in possesso di attivare il proprio SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) https://www.spid.gov.it/ tramite uno degli operatori autorizzati all’identificazione diretta della persona (fisicamente o via webcam) ed al rilascio delle credenziali. Personalmente ormai un paio di anni fa abbiamo optato per il riconoscimento fisico presso gli sportelli delle Poste e ce la siamo cavata senza spese in una decina di minuti oltre al tempo di compilare il form sul sito dedicato.

Alle persone giuridiche invece, in attesa che venga introdotto anche lo SPID anche per queste, suggeriamo di abilitarsi a Fisconline o Entratel (quest’ultimo non è nient’altro che il fisconline per i soggetti di più grandi dimensioni) anche per avere la possibilità di gestire F24 che utilizzino crediti d’imposta in compensazione senza dover necessariamente avvalersi dell'intervento di intermediari abilitati.

Stando alle ultime indiscrezioni della stampa, il Parlamento sta lavorando, non tanto per rinviare l’obbligo di ricezione delle fatture elettroniche relative agli acquisti di carburante effettuati dal 1° luglio, quanto piuttosto per mantenere fino alla fine del 2018 ancora la possibilità di gestire tali acquisti sia con le vecchie che con le nuove modalità. Ricordiamo inoltre che, salvo proroghe, dal 1° gennaio 2019 gli obblighi di fatturazione elettronica saranno “generalizzati” alla totalità delle compravendite di beni e delle prestazioni di servizi effettuate nel comparto B2B.

L'abbinamento della PEC alla propria partita iva consentirà di ricevere “automaticamente” in tale casella di posta la fattura elettronica del distributore transitata nel sistema di interscambio. L’indirizzo telematico potrà essere, in qualsiasi momento, modificato o cancellato dall’utente.

Il “QR-Code” consente invece al distributore di benzina fornitore di acquisire tutti i dati necessari all'emissione della fattura con una semplice lettura ottica di questa sorta di codice a barre. Questo consentirà di accelerare enormemente i tempi di emissione della fattura ed al contempo di evitare qualsiasi genere di errore di digitazione manuale. Inoltre nel momento in cui il lettore verrà installato anche nelle colonnine self service sarà possibile acquisire tutta la documentazione utile alla deduzione del costo ed alla detrazione dell'IVA relativa anche in assenza del gestore in carne ed ossa.

Ricordiamo infine che ogni qualvolta dovessero manifestarsi delle variazioni anagrafiche rilevanti ai fini IVA o si decidesse di modificare l'indirizzo PEC a cui destinare le fatture elettroniche sarà necessario generare un nuovo QR-Code che dovremo portare con noi alternativamente nel portafoglio se decideremo di stamparlo o nel nostro smartphone se decideremo di salvarne l'immagine su questo.

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