Gli aumenti delle aliquote IVA ridotta e ordinaria, previsti a decorrere dal 2018, sono stati oggetto di rimodulazione ed, in parte, di rinvio agli anni successivi per opera del DL 50/2017 entrato in vigore il 24/4/17 e che dovrà essere convertito entro il prossimo 23 giugno.
L’art. 1 co. 718 della L. 190/2014, anteriormente all’entrata in vigore del DL 50/2017, prevedeva:
- l’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 22% al 25% con decorrenza dall’1.1.2018 e un ulteriore aumento, fino al 25,9%, dall’1.1.2019;
- l’aumento dell’aliquota IVA ridotta dal 10% al 13% a decorrere dall’1.1.2018.
Viene ora previsto un aumento più graduale dell’aliquota IVA ridotta, nelle seguenti misure:
- 11,5% dall’1.1.2018
- 12% dall’1.1.2019
- 13% dall’1.1.2020
L’aumento dell’aliquota IVA ordinaria viene invece rimodulato nelle seguenti altalenanti misure:
- 25% dall’1.1.2018
- 25,4% dall’1.1.2019
- 24,9% dall’1.1.2020
- 25% dall’1.1.2021
A commento di questa novità, il cui intento è sicuramente apprezzabile, ci preme però ricordare al Legislatore che per le nostre imprese ed in particolare per quelle operano al dettaglio l'adeguamento dei prezzi al consumo non si risolve con un semplice "clic"...si ha quindi l'impressione che ancora una volta ci si sia dimenticati del costo (da intendersi anche solo come semplice costo opportunità) che si addossa alla collettività a seguito dell'introduzione di ogni nuova regola che deve essere rispettata.