ULTERIORE SOSPENSIONE DI ATTIVITA’ PER LE PROSSIME 2 SETTIMANE

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato nella tarda serata di ieri 22 marzo dispone la sospensione fino al 3 aprile di tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle caratterizzate dai codici attività indicate nel primo allegato del provvedimento stesso il cui testo integrale è reperibile al seguente link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/22/20A01807/sg

Si tratta delle attività ritenute essenziali e di tutte quelle accessorie volte a garantire il funzionamento dell’intera filiera produttiva.

Tra i codici attività di quelle accessorie troviamo per esempio quelli della fabbricazione di bottiglie e contenitori di vetro, della carta e del cartone, degli articoli in gomma ed altre materie plastiche per supportare il confezionamento, quello della fabbricazione di imballaggi in legno, ma anche tutti quei codici accessori alle attività di trasporto di cose e persone e quindi per esempio le officine utili alla riparazione di autoveicoli, motocicli e mezzi pesanti e con esse la commercializzazione di pezzi di ricambio. Anche le attività professionali vengono considerate di pubblica utilità e non solo quelle di consulenti del lavoro, notai ed ingegneri, ma anche naturalmente quelle di commercialisti, avvocati, architetti, consulenza gestionale e direzionale e centri di ricerca.

Tra i servizi essenziali continuano ad esserci quelli di informazione e comunicazione, quelli di banche ed assicurazioni, ma anche quelli di smaltimento e gestione dei rifiuti, quelli postali e dei corrieri, l’istruzione, la vigilanza privata, l’attività dei call center per citarne solo alcuni.

Infine viene garantita l’assistenza alle famiglie ed agli anziani non solo dalla possibilità di continuare ad avvalersi dei propri collaboratori domestici e delle cure veterinarie per i propri animali ma anche dal supporto di idraulici, elettricisti e da tutti coloro che intervengono in caso di necessità per la manutenzione e riparazione di elettrodomestici, telefoni ed altre apparecchiature elettroniche.

Il commercio al dettaglio è molto penalizzato, ma ricordiamo che il provvedimento mantiene in vigore la deroga prevista dal DPCM dell’11 marzo 2020 prevista per “le vendite effettuate per corrispondenza”. Non vengono quindi sospese le vendite perfezionate tramite internet, su piattaforme di e-commerce, per telefono, catalogo, radio e televisione di qualsiasi genere di prodotto e pertanto sembrerebbe anche quelli ritenuti non essenziali le cui produzioni saranno sospese entro mercoledì 25 marzo.

A tutte le attività oggetto della nuova sospensione vengono infatti concessi 3 giorni per organizzare la propria chiusura (sempre fatta salva la possibilità di lavorare in smart working) ed evadere le ultime spedizioni delle merci già disponibili a magazzino.

Anche con riferimento ai servizi di ristorazione rimangono in vigore le disposizioni del DPCM dell’11 marzo e pertanto, salvo le più specifiche eccezioni, sono ammessi esclusivamente quelli che prevedono la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia durante l'attività di confezionamento che di trasporto.

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