UNA PIACEVOLE SORPRESA

Quante persone si possono incontrare in una giornata? Ed in un parco pubblico?

Boh…rispondendo “dipende” di sicuro non si sbaglia.

Ma quante se ne possono incontrare felici?

Anche qui si potrebbe rispondere dipende, ma in linea di massima ritengo che se si rispondesse “poche” statisticamente non si sbaglierebbe.

Questo sabato invece penso di essere stato molto fortunato perché la maggior parte delle persone che ho incontrato mi sono sembrate felici e molte me lo hanno anche trasmesso esplicitamente regalandomi una gioia contagiosa capace di ripagarmi da qualsiasi fatica.  Possibile che tutte quelle persone fossero felici esclusivamente per essersi trovate in modo inatteso in un prato ben tagliato o per l’odore di fieno che il calore esaltava? Sicuramente ci saranno stati altri motivi ben più profondi, primo tra tutti che era sabato, la giornata più bella della settimana, poi veniva il fatto che siamo all’inizio della primavera e sebbene la giornata non fosse delle più limpide, il sole rendeva l’aria già piuttosto tiepida, poi possiamo metterci che tutti stavano facendo qualcosa di piacevole e per ultimo, ma non per importanza, che molti erano anche in buona compagnia. C’era chi andava a spasso con il cane, chi in mountain bike con gli amici, chi faceva un pic-nic o quattro passi con l’altra metà, chi cantava e suonava la chitarra in compagnia, chi giocava a lanciarsi un frisbee, chi un bastoncino di legno, chi in silenzio contemplava dall’alto la città con le montagne sullo sfondo ed infine chi, come me, tagliava semplicemente l’erba.

Il rumore del trattore o ancor peggio del decespugliatore era la cosa che stonava maggiormente in quel contesto, ma quando con una coppia particolarmente romantica, dopo qualche minuto di pausa per un panino ed un sorso d’acqua alla fontana, mi è venuto spontaneo scusarmi prima di riavviare il motore mi son sentito rispondere: “Ma figurati, ci mancherebbe!”  Ho sorriso per tanta cortesia pensando tra me e me che fossero o follemente innamorati, o un po’ sordi!

Nonostante con sabato sia iniziato il secondo anno di collaborazione con la Città di Torino per la manutenzione del Parco di San Vito questa è la prima volta che ne parlo pubblicamente ed in modo un po’ più sereno…mercoledì 4 aprile abbiamo infatti firmato ufficialmente il Patto di Collaborazione nell’ambito del Regolamento Beni Comuni della Città.  Inizialmente l’impegno è per il 2018 e 2019, ma con la possibilità di rinnovarlo se non mi verrà meno l’entusiasmo e soprattutto se la mia mogliettina mi vorrà ancora così bene da far buon viso alla mia testardaggine ed accetterà ancora di sopperire all’ulteriore tempo in cui rimarrò fuori casa.

Quando l’anno scorso nel raccontare l’iniziativa all’amico Sandro Pizziolo gli ho chiesto di disegnare qualcosa era previsto che ad inizio primavera ed in autunno inoltrato collaborasse alla manutenzione del parco anche un gregge di un centinaio di pecore che però l’altro giorno mi è stato riferito che da quest’anno hanno trovato pascoli meno scoscesi…per fortuna però il Comune ha trovato un po’ di risorse per appaltare la manutenzione dei prati più ripidi e della parte boschiva a dei veri giardinieri e non ad un semplice tagliaerba della domenica come me.

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