DOPO IL “PONTE” SEMPLIFICAZIONI ED INTERVENTI DI PIU’ AMPIO RESPIRO

Oggi, lunedì 18 maggio, la Fase2 entra a regime e l’Italia può riaprire e tornare a muoversi, anche senza giustificato motivo, per il momento almeno a livello regionale, ma dal 3 giugno addirittura a livello internazionale. Sono contento!

Ho ascoltato in differita il discorso del nostro Presidente del Consiglio dei Ministri di sabato pomeriggio: appena 10 minuti in cui sono stati lanciati, tra l’altro, i seguenti messaggi.

  • Pur mantenendo il diritto alla salute ai primi posti nella nostra scala dei valori, dobbiamo tornare a vivere pienamente e per questo dobbiamo prenderci qualche rischio.

Commento - Non c’è nessuna nostra scelta o azione priva di rischio. I rischi si gestiscono: l’importante è non farlo tirando i dadi.

  • Ciascuno dovrà fare del proprio meglio non solo per contenere i rischi, e per questo sono state elaborate decine di protocolli, ma anche per ingegnarsi e rimboccarsi le maniche nel darsi da fare.

Commento - Significa che bisogna lavorare, ma anche investire, innovare avendo però una chiara idea di dove si vuole andare. Dobbiamo però essere consapevoli che qualcuno potrebbe non farcela a raggiungere la metà. Nessuno dovrà essere lasciato solo, ma ciascuno dovrà essere responsabile delle sue scelte, pagandone le conseguenze.

  • Il Decreto Rilancio, per altro ad oggi non ancora pubblicato in Gazzetta e quindi non ancora conoscibile nel dettaglio sebbene annunciato da quasi una settimana, è sicuro che non potrà essere sufficiente per compensare il mancato guadagno, il disagio ed i danni che ciascun cittadino potrebbe aver subito in conseguenza di questa pandemia (alcuni dei quali, aggiungo io, potrebbero non essere ancora evidenti nella loro reale dimensione), ma rappresenta un semplice “ponte” per fare in modo che ciascuno possa tornare a camminare con le proprie gambe e senza aiuti.

Commento - Ricordiamo che l’onere del “ponte” è a carico dello Stato e quindi di tutti noi e dei nostri figli. Anche se il ponte è finalizzato alla sopravvivenza della maggior parte del nostro tessuto economico ed alla tenuta di quello sociale bisogna quanto prima trovare il modo per stimolare l’iniziativa, premiare l’impegno e riconoscere la meritocrazia che sono le uniche azioni capaci di ripagare la spesa.

  • Ha annunciato che nelle prossime ore inizieranno a lavorare (“senza tregua”) al Decreto sulle Semplificazioni: misure a “costo pressoché zero” capaci di rendere più rapidi i nostri procedimenti amministrativi che potrebbero darci davvero l’opportunità di provare a “correre”.

Commento - Magari! Per semplificare Presidente si ricordi però di partire dal modo di legiferare: si fidi degli italiani, dia loro spazio e libertà, li responsabilizzi e faccia in modo che le pubbliche amministrazioni collaborino a fianco del cittadino e non più stando sulle sue spalle…

  • Subito dopo inizieranno a programmare interventi di più ampio respiro volti alla costruzione di un’Italia più digitale, verde ed inclusiva.

Commento – ben vengano i programmi di lungo respiro: servono a darci la rotta, ad immaginare il mondo che vorremmo tra qualche anno. Volate alto, dateci qualcosa di bello in cui credere, fateci innamorare perché non si vive di solo grano.

Le regalo a tal proposito l’immagine di cui sopra in cui il rosso dei papaveri (il bello, la passione) spicca ai confini del campo di grano non ancora maturo (una ricchezza che deve ancora essere costruita giorno per giorno, da ciascuno di noi, con l’energia, la determinazione e la parsimonia di cui la natura è maestra). Si nota poco ma nel cuore di un paio di quei papaveri c’è anche una coppia di api che, con un gran lavoro, in cambio di un po’ di nettare offrono i loro preziosi servizi all’intera comunità verde e non solo. Non si sa ancora bene perché, ma le api sono fedeli al primo fiore di cui si innamorano al mattino. Per tutto il giorno invece che volare comodamente sul fiore più vicino, più appariscente (anche la natura fa pubblicità!), più carico di nettare cercano i fiori della stessa varietà.  Solo così l’impollinazione può avvenire e le loro fatiche non andranno sprecate!

Buona ripartenza e BUON LAVORO Italia!

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