L’ALBERO DELLA VITA PER UN ROSSO NATALE

Ormai ci siamo!

Anche il Natale di questo anno travagliato e disgraziato sta per arrivare. Saremo costretti a vivere anche questa Festa in una condizione di semi libertà, ma l’attesa dei bambini per la venuta di Gesù Bambino o di Babbo Natale con la sua slitta sarà ugualmente intensa ed eccitante…

Il 25 mattina, al risveglio, i loro occhi brilleranno di gioia nello scoprire i pacchetti sotto l’Albero.

Ed i grandi che avranno la fortuna di vivere con i bambini parteciperanno emozionati all’entusiasmo di quel momento e sono convinto che anche loro potranno tornare indietro negli anni e godere di qualche attimo di felicità e di autentica serenità.

INTERPRETAZIONE AUTENTICA

Prendo spunto da quest’ultima parola, che mio padre al telefono mi aveva garbatamente suggerito di introdurre nel messaggio di auguri che gli avevo sottoposto come di consueto prima di mandarlo in stampa alla tipografia, per aggiungere qualche ulteriore riflessione a quel biglietto e fornire una sorta di sua “interpretazione autentica”.

Tutti i biglietti di Natale sinora omaggiati racchiudono in sé una sorta di rappresentazione concentrata dell’anno trascorso e vissuto.

IL MARRONE

Il 2020 ha lo sfondo scuro, opaco ed anche leggermente ruvido al tatto

Avevo inizialmente immaginato un verde, ma in tipografia non era disponibile una tonalità scura a sufficienza e così ho ripiegato sul marrone. In quella stessa ultima telefonata mio padre mi disse: “Capisco che il marrone sia evocativo, ma è proprio un colore di M…non c’è un bel blu?!” Senza poter minimamente immaginare cosa poche ore dopo avrebbe potuto succedergli nel confermare l’ordine alla tipografia non ascoltai quel suo ultimo suggerimento che, insieme all’incipit del messaggio del biglietto, hanno assunto con il senno di poi, almeno per me, carattere quasi premonitorio.

Di blu si dipinge il cielo mentre il marrone è il color della terra. Di quella stessa terra, per chi crede, con cui in origine fummo creati e che torniamo ad essere al termine dei nostri giorni. E’ al tempo stesso colore di morte e di vita, di tristezza e di speranza per tutto quello che potrà far nascere domani e contribuire ad alimentare.

APPESI AD UN FILO

L’albero racchiuso in quella pallina appesa ad un filo con tutto il significato simbolico che porta con sé è il nostro dono: modestissimo, ma sincero...

Si parte dalle RADICI che affondano in quella stessa terra di cui parlavamo prima. Più riescono a scendere in profondità e più avranno possibilità di trovare acqua e nutrimenti per crescere verso l’alto, verso la luce. Le stesse radici, se ben piantate e ramificate consentono inoltre al resto della pianta di sopportare la furia delle intemperie e dei venti che potranno soffiare da ogni lato.

Lo faranno per il tramite del TRONCO che nel corso degli anni passerà dall’essere estremamente flessibile a decisamente rigido, ma sempre forte e robusto sebbene in modi diversi. Il tronco è quella parte della pianta che porta con sé ed evidenzia meglio tutti i segni che la vita gli ha lasciato. Gli anni ricchi di acqua e nutrimento, ma anche di luce e calore lasceranno nella sua sezione dei cerchi più larghi rispetto a quelli più bui ed aridi.

Anche questi ultimi più sfortunati e faticosi aggiungeranno spessore alla sua corteccia che assumerà una sostanza dal peso specifico probabilmente persino maggiore.

La CHIOMA è senz’altro la parte più maestosa dell’albero. Per il tramite delle sue ramificazioni e dei suoi intrecci si espande in lungo e in largo e si spinge verso l’alto alla ricerca di relazioni con quella luce che costituisce un ingrediente fondamentale per trasformare un po’ di acqua e sali in concretezza.

Sono tantissime le FOGLIE che vibrano e suonano nell’aria. Si tingono di diversi colori con il trascorrere delle stagioni. Singolarmente prese potrebbero risultare leggere ed insignificanti, ma tutte insieme non solo fanno volume ma acquistano anche peso.

Ogni singola foglia è fondamentale per produrre e dare tutta l’energia di cui l’intera pianta ha bisogno.

Le foglie si rinnovano di anno in anno e ad un certo punto cadono o volano via lontane trasportate da un soffio di vento.

Ogni albero fa sbocciare i suoi FIORI. Possono avere forme, colori e profumi disparati, ma tutti in un modo o nell’altro cercheranno di attirare l’attenzione di un amico impollinatore fondamentale per continuare a lasciare un segno in questo mondo.

Il fiore si trasforma in FRUTTO che manifesterà nella sua polpa morbida e succulenta il risultato di tutta la fatica profusa e di tutto il calore che la pianta è riuscita a catturare. Il figlio di impegno ed amore portarà in sé il SEME per dare nuova VITA in futuro

IL MESSAGGIO E L'AUGURIO

Le singole foglie, i rami e le radici sebbene siano parti uniche e distinte, a volte anche distanti e con visioni diametralmente opposte tra loro, sono strettamente connesse ed interdipendenti. Fanno parte del medesimo mondo che insieme contribuiscono a tenere in vita ed a rendere rigoglioso.

Esposto com’è a qualsiasi genere di intemperie l’albero non ha però vita facile. Si contorce, si piega, si brucia, a volte perde qualche sua parte, ma si rinnova continuamente, cambia, si trasforma e con ammirevole caparbietà cerca sempre di raddrizzarsi per tornare a sollevarsi.

Abbiamo recentemente scoperto che questo Natale è tornato a colorarsi di ROSSO.

Anche se in questo caso non è certo lo stesso rosso che la tradizione vorrebbe l’augurio che volevamo trasmettere risulta ancora più valido stante la stanchezza accumulata in questo faticosissimo anno e la crescente tensione che si percepisce tra singoli cittadini e tra diverse categorie di interessi.

Che il Natale possa riavvicinarci serenamente e che il Nuovo Anno possa rilanciarci velocemente.

Auguri di cuore

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