E’ il 30 luglio, è lunedì ed è il giorno in cui inizia l’ultima affannosa settimana di lavoro che precede il periodo di chiusura estiva dello Studio.
Nonostante faccia piuttosto caldo e tutti siamo decisamente provati da questi primi mesi dell’anno che, come al solito, da maggio in avanti ci hanno costretto ad un ritmo veramente intenso ci tenevo a rendere questo giorno diverso ed, a suo modo, un po’ speciale.
Mi sono così permesso di organizzare un “picnic aziendale” in pausa pranzo.
Siamo andati a cercare un po' di refrigerio collinare al parco di San Vito, un posto a cui sono particolarmente legato che sembra una vera e propria terrazza a picco sulla città…Arrivati lassù abbiamo scelto un angolo di prato all’ombra di un grande faggio, steso i nostri teli e tirato fuori dal cestino alcuni sfiziosi tramezzini ed una torta salata di spinaci e basilico, per la gioia di Alessia che ho scoperto non amare tutte le verdure verdi. C’erano anche un paio di immancabili birrette fresche, ma solo Giada, la giovanissima del gruppo, ha osato farmi compagnia nel brindare.
Abbiamo pranzato, per una volta tanto senza fretta, chiaccherando del più e del meno: della fobia di Carla per insetti e zanzare, di tapparelle serrate anche nelle notti più afose per paura che arrivino i ladri dal balcone anche dei piani più alti dei palazzi di città, di bambini che crescono, ma che ci sembrano sempre piccoli... Abbiamo preso in giro Nadia per le smorfie che il suo nervo sciatico le fa fare, abbiamo riso dei coloratissimi cucchiaini “smile” di Maya utilizzati per gustare la macedonia di pesche e lamponi e delle bottigliette d’acqua che dovevano essere frizzanti, ma che, dopo un annetto trascorso in dispensa, avevano perso tutto il loro frizzio…
Abbiamo così trascorso una piacevole ora insieme, in un luogo diverso dagli uffici che quotidianamente condividiamo. Cose semplici, peccato solo che, per un motivo o per l’altro, la squadra non fosse al completo, ma ci sarà senz'altro un'altra occasione.
Avrei voluto dire loro tante cose, ma alla fine mi sono limitato ad un semplice GRAZIE unito all’augurio personalizzato di trascorrere nelle prossime settimane, a seconda dei casi, un bel po’ di tempo a colori o in perfetto bianco e nero ma rigorosamente macchiato di giallo!