La grande festa del matrimonio tra il principe Harry e Meghan Markle della scorsa settimana pare sia stata seguita in diretta da oltre 1 miliardo di persone e ne ha affascinate tante di più, me compreso. Della storia, per quanto possa essere stata romanzata e resa ancor più romantica di quanto già fosse da parte di giornalisti e media, mi hanno colpito, tra l’altro, due particolari: la trasformazione della splendida spider Jaguar E-type del 1968 in un veicolo a trazione esclusivamente elettrica ed il fatto che l’attrice americana non potrà più lavorare e tenere la massima parte dei comportamenti tenuti finora e che a vario titolo hanno sicuramente contribuito a “stregare” il principino che l’ha sposata.
Il giorno dopo il matrimonio, a Roma, nell’affascinante Stadio del Tennis del Foro Italico, una decina di migliaia di persone ha potuto applaudire Rafa Nadal che vinceva il torneo per l’ennesima volta e che ritornava ad essere numero 1 del mondo.
Ho accennato a queste due belle storie perché le considero strettamente correlate con quanto imparato questo sabato grazie a COFIP e ad Alberto Mason in una delle modernissime aule del Campus di formazione del Credit Agricole di Piacenza.
Con Alberto in veste di professore distinto da un elegantissimo papillon, ci siamo sforzati di capire, prima in teoria e poi in pratica con una vera e propria esercitazione calzata su noi stessi ed il nostro studio professionale, le tecniche per definire una strategia di lungo periodo coerente con i nostri valori e con quelle che immaginiamo essere le tendenze e l’evoluzione sociale, culturale, economica ed anche politica del contesto in cui agiamo con cui interagiamo in qualità di persone ed operatori economici.
Parlare astrattamente di business design potrebbe far drizzare i capelli a molti perché rischierebbe di essere facilmente e frettolosamente accomunato all’ennesimo giro di parole portatore di fumo più che di arrosto. Mettendolo in pratica invece ci si rende subito conto che il tempo che si sottrae al tran tran quotidiano potrebbe essere abbondantemente recuperato nel raggiungere più velocemente l’obiettivo che ci si è dati. In altri casi invece potrebbe essere ancor più utile per far prendere immediata consapevolezza che un investimento, un nuovo business, un nuovo mercato non fanno al caso nostro consentendoci di risparmiare non solo tempo, ma anche altre preziose risorse. In alcuni casi potrebbe invece essere uno strumento per far comprendere in modo semplice e sintetico ad un socio, ad un potenziale investitore, ad un collaboratore, un partner o anche ad una banca che, sebbene non si sia in grado di garantire il risultato di quella nuova strategia, almeno ci si è fatti le domande giuste per provare ad individuarla.
Dopo i fiabeschi esempi dello scorso fine settimana osservati in TV, questo sabato ho ancor meglio compreso che, a prescindere dal contesto in cui operiamo e dal punto da cui partiamo, per andare dove immaginiamo di poter stare meglio dobbiamo essere in grado non solo di camminare di buon passo, ma anche di capire dove andare, scegliere quale strada prendere ed ogni tanto ricordarci di alzar la testa per riuscire ad arrivare prima che si faccia buio.