UNA VITA IN VACANZA

Ultimamente la radio ripropone spesso l’allegra melodia cantata dallo Stato Sociale classificatasi seconda al Festival di Sanremo 2018, ma ho realizzato che il suo ritornello ormai mi suona in testa anche mentre sono sotto la doccia o mentre viaggio in motorino esattamente come quest’estate mi suonava quello de "l'esercito del selfie"…

Perché lo fai?” è diventato il mio nuovo “tormentone”!

Da bambino domandavo spesso perché, ma non sempre ricevevo spiegazioni.

Al liceo studiando filosofia avevo imparato che il perché poteva risultare tanto più importante del cosa e del come.

Da militare invece era preferibile non chiedere “perché”, ma mai come in quel periodo mi sono fatto così tante domande.

All’università ho fatto indigestione di risposte ai miei perché, ma quando ho iniziato, lavorando, a dover dare risposta ai perché degli altri ho subito realizzato che le soluzioni giuste potevano essere diverse e mi ci sono voluti almeno 10 anni per riuscire a mettere la testa fuori dal guscio ed iniziare ad orientarmi nella vastità di questa professione.

In anni più recenti i miei perché mi sembrano di più ampio respiro e mi piacerebbe poter pensare di essere entrato in una fase della vita in cui lavoro per vivere dopo tanti anni vissuti per lavorare…

Romanticamente ho sempre pensato che la professione del commercialista potesse avere una funzione sociale molto importante. L’idea di poter aiutare le Persone a comportarsi correttamente, a contribuire perché possano compiere azioni economiche e possano assumere decisioni sostenibili, coerenti ed equilibrate con la propria storia pregressa e le loro aspettative future mi ha sempre dato forza ed entusiasmo per interpretare il duro tran tran quotidiano.

Noi commercialisti abbiamo la fortuna di fare un mestiere che ci offre l'opportunità di avere un punto di osservazione privilegiato di come sta andando il mondo e nel mio piccolo coltivo l'ambizione di poter condizionare positivamente quantomeno una minuscola parte dell’angolo in cui vivo.

Non sono sicuro di poter essere compreso, ma a tratti, nonostante la frenesia e la fatica quotidiana, ho la sensazione di trascorrere una vita in vacanza!

Mi piace concludere queste acrobatiche riflessioni riportando di seguito il testo completo del tormentone che le ha ispirate

E fai il cameriere, l’assicuratore -  Il campione del mondo, la baby pensione - Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale - Il poliziotto di quartiere, il rottamatore - Perché lo fai?

E fai il candidato poi l’esodato - Qualche volta fai il ladro o fai il derubato - E fai opposizione e fai il duro e puro - E fai il figlio d’arte, la blogger di moda - Perché lo fai?

Perché non te ne vai? - Una vita in vacanza - Una vecchia che balla - Niente nuovo che avanza - Ma tutta la banda che suona e che canta - Per un mondo diverso - Libertà e tempo perso - E nessuno che rompe i coglioni - Nessuno che dice se sbagli sei fuori

E fai l’estetista e fai il laureato - E fai il caso umano, il pubblico in studio - Fai il cuoco stellato e fai l’influencer - E fai il cantautore ma fai soldi col poker - Perché lo fai?

E fai l’analista di calciomercato - Il bioagricoltore, il toyboy, il santone - Il motivatore, il demotivato - La risorsa umana, il disoccupato - Perché lo fai?

Perché non te vai? - Vivere per lavorare - O lavorare per vivere - Fare soldi per non pensare - Parlare sempre e non ascoltare - Ridere per fare male - Fare pace per bombardare - Partire per poi ritornare

 

I commenti sono chiusi